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Rifugio Galassi dalla Val d'Oten

kmsf 34.6
Icona cartello Escursione al rifugio Galassi partendo dalla Val d'Oten (Calalzo di Cadore), lungo il sentiero CAI 255. Deviazione in prossimità del rifugio Capanna degli Alpini per la Cascata delle Pile.

Ultima data in cui ho fatto questa escursione: giugno 2023

I percorsi qui descritti sono stati camminati personalmente e ogni escursione è andata a buon fine.

Considera però che nel tempo le condizioni dei sentieri possono cambiare, così come cambia la loro praticabilità nelle diverse stagioni o la percezione di tratti più o meno esposti oppure più o meno difficili.

Informati sempre sullo stato dei sentieri e valuta in base alle tue capacità.

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Dove parcheggio? Icona auto

Da Calalzo di Cadore si segue via San Giovanni (utile un navigatore stradale) che si addentra verso la Val d'Oten. La strada è ampia fino alla chiesetta della Beata Vergine del Caravaggio, poi si stringe un po' ma lo scambio di due auto rimane quasi sempre possibile. C'è solo un tratto in cui può passare un'auto sola ma ci si vede da una parte all'altra quindi il primo che occupa la strada passa (c'è anche un cartello che regolamenta la precedenza). Si arriva così all'ampio spiazzo di fronte al ristorante Alla Pineta, dove si parcheggia (vedi in Google Maps).
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Video dell'escursione

Torrente Oten

Dal parcheggio si segue la stradina sterrata, che se non fosse per la salita sembrerebbe di essere in una pineta in spiaggia. Alcuni escursionisti pigri la fanno in macchina. Si raggiunge in breve l'importante bivio: a destra si va a prendere il sentiero che sale al rifugio Chiggiato, mentre a sinistra, dopo un piccolo guado, si prosegue sul greto del torrente, sempre su un tracciato facile e ben livellato (sentiero CAI 255).
Guado in prossimità del bivio tra il sentiero che porta al rifugio Chiggiato e quello che porta al rifugio Galassi.
Guado

Rifugio Capanna degli Alpini

Si continua fondamentalmente in modo sempre uguale sui sassi e sotto al sole, avendo a destra le Marmarole, a sinistra varie cime che fanno parte del gruppo dell'Antelao e, di fronte, cima Bastioni, finché si raggiunge il rifugio Capanna degli Alpini. Qualcuno arriva con la macchina anche fino a qui.
Cima Bastioni.
Cima Bastioni
Capanna degli Alpini.
Capanna degli Alpini
L'acqua del torrente c'è e non c'è, a volte scorre sopra ai sassi, a volte nascosta sotto, dipende anche dalla quantità in ogni periodo.
Albero Albero
Hai fatto: 4.5 km D+400 mt. Quota: 1400
Gruppo dell'Antelao.
Gruppo dell'Antelao

Antelao

Finalmente si riceve un po' di ombra entrando nel bosco. Al guado subito dopo il rifugio si trova la gola che porta fino alla cascata delle Pile, ma conviene visitarla al ritorno per smezzare il lungo tragitto.
Tratto di sentiero nel bosco poco dopo la Capanna degli Alpini.
Sentiero nel bosco
Si continua quindi sul sentiero in salita, finché la quota dà spazio solamente ai pini mughi. Nel frattempo si staglia sempre meglio di fronte a sè l'Antelao (si vedono varie cime, una di quelle sarà pure la cima vera e propria dell'Antelao).
Altro guado sul sentiero 255.
Sentiero 255
L'Antelao avvicinandosi al rifugio Galassi.
Antelao

Rifugio Pietro Galassi

Superato con la giusta attenzione un tratto di sentiero un po' malconcio (giugno 2023) si arriva al rifugio Pietro Galassi, nella sua posizione privilegiata tra l'Antelao, le Marmarole e la Val d'Oten.
Tratto del sentiero 255 da fare con un po' di attenzione.
Tratto sentiero 255
Il rifugio Galassi.
Rifugio Galassi
Icona rifugio Il rifugio Galassi si trova a 2018 metri sul massiccio dell'Antelao. E' raggiungibile da San Vito di Cadore passando per il rifugio Scotter oppure inoltrandosi nella Val d'Oten da Calalzo di Cadore.
Con qualche minuto di cammino in più su sentiero sempre ben segnato si può proseguire fino alla Forcella Piccola che affaccia sulla valle di San Vito di Cadore.
La Forcella Piccola, poco sopra il rifugio.
Forcella Piccola

Cascata delle Pile

Il ritorno avviene per la stessa strada ed è tutta discesa. Può fortunatamente essere smezzato con la visita alla cascata delle Pile. Il tratto che porta alla cascata si trova dentro una gola e sicuramente non è adatto a tutti. Non si tratta solamente di camminare sulle rocce aiutandosi con le mani ma ci sono alcuni tratti attrezzati con corda metallica o scalini metallici impiantati nella roccia. Non è una ferrata ma occorre fare attenzione, specialmente in certe condizioni ambientali che possono rendere alcuni passaggi scivolosi.
Il guado che si trova in prossimità della Capanna degli Alpini. Sulla sinistra (se si visita la cascata al ritorno) inizia la gola che porta alla cascata.
Guado cascata Pile
La gola che porta alla cascata delle Pile.
Gola cascata Pile
È necessario quindi valutare sul momento la percorribilità e la fiducia che si ha nell'affrontare i tratti attrezzati. Alla fine della gola si arriva alla cascata, piuttosto alta e che butta giù un vento freddo ben avvertibile nelle ultime decine di metri.
Un tratto attrezzato del sentiero.
Sentiero attrezzato Cascata delle Pile
La Cascata delle Pile.
Cascata delle Pile
Dopo che il vento della cascata ha fatto scomparire in un attimo il caldo precedentemente accumulato camminando sotto al sole, si ripercorre la gola al contrario e si torna sul sentiero, passando di nuovo davanti alla Capanna degli Alpini.
Si continua poi sul sentiero sul greto del torrente fino al parcheggio.
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La traccia è stata realizzata con Komoot e segue il percorso originale.

Komoot fa i suoi conti su distanza e dislivello, quindi i valori qui sotto possono differire da quelli riportati nel resto della pagina. Il tempo in Komoot è calcolato impostando il livello "molto allenato", che corrisponde a tenere un buon passo, senza considerare eventuali pause che vanno quindi aggiunte al tempo totale.