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Per i bivacchi Loff, Vallon Scuro e Costacurta

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Icona cartello Escursione al bivacco dei Loff, a casera Vallon Scuro e casera Costacurta. Salita da Cison per il sentiero del Pissol, discesa per il sentiero Malvidai.

Ultima data in cui ho fatto questa escursione: gennaio 2023

I percorsi qui descritti sono stati camminati personalmente e ogni escursione è andata a buon fine.

Considera però che nel tempo le condizioni dei sentieri possono cambiare, così come cambia la loro praticabilità nelle diverse stagioni o la percezione di tratti più o meno esposti oppure più o meno difficili.

Informati sempre sullo stato dei sentieri e valuta in base alle tue capacità.

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Dove parcheggio? Icona auto

L'escursione inizia dal parcheggio del Bosco delle Penne Mozze, sopra Cison di Valmarino. (vedi in Google Maps). Il piazzale è molto comodo e si raggiunge in pochi minuti dal centro abitato.
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Video dell'escursione

Sentiero del Pissol

Dal parcheggio si continua sulla strada asfaltata che porta fino al piazzale Peroz. Guardando le montagne di fronte a sè pare impossibile che un sentiero possa andar su per di là, eppure è proprio lì che sale il sentiero del Pissol. Arrivati al piazzale Peroz, dove è piazzato anche un pannello con una mappa, si trova l'inizio dei sentieri di fianco al cancello di una casa.
Piazzale Peroz. Sulla destra della foto, verso il cancello, iniziano i sentieri.
Piazzale Peroz
Al primo bivio non si seguono le indicazioni per S.Gaetano bensì si gira a destra in salita, verso dove già si può sentire il rumore della cascatella. Poco dopo la cascata si incontra il bivio tra la Val del Diavol a sinistra e il sentiero del Pissol a destra, dove ci si dirige. Da qui si comincia a salire più seriamente, con diversi punti dove è necessario aiutarsi con le mani per issarsi tra le rocce.
Se sei alle tue prime escursioni forse è meglio iniziare con qualcosa di più semplice, come il sentiero dell'acqua (che parte dal centro di Cison di Valmarino e permette di compiere il giro della valle) dal quale si può allungare un po' per assaggiare il sentiero del Pissol, prima di volerlo affrontare nella sua interezza.
Tratto su rocce del sentiero del Pissol.
Sentiero del Pissol
Ci si alza rapidamente andando su a tornantini tra le rocce, mentre se si guarda verso il basso di vede il tratto appena percorso che si snoda a serpentina. All'orizzonte compare già Mestre, mentre Venezia rimane ancora nascosta dalle alture tra Cison e Tovena. Su queste montagne è anche probabile incontrare una famiglia di camosci.
A una certa si incontra il bivio con il sentiero dell'arco: una scritta rossa "LOFF" su di una roccia fa capire che si deve andare a destra, in una zona solitamente in ombra.
Un'altra freccia rossa in seguito dà nuovamente la direzione e si torna a camminare sotto al sole, sempre con tratti dove bisogna aiutarsi con le mani per salire (non è mai necessaria attrezzatura da ferrata comunque).
Tratto impervio sul sentiero del Pissol.
Sentiero del Pissol
Ancora un bivio con cartelli di indicazione e si arriva in un punto in cui il sentiero si biforca: si può andare indifferentemente a sinistra o a destra, tanto i due rami si ricongiungono dopo poco. Lo sdoppiamento del sentiero non si nota molto, quindi può darsi che si prenda inconsapevolmente una o l'altra via, senza doversi quindi porre il problema di quale fare.

Bivacco dei Loff

Quando si arriva ad un tavolo in legno sotto ad una parete di roccia basta svoltare l'angolo e compare il bivacco dei Loff, poco sopra i 1100 metri di quota, inaugurato nel 1970. All'interno si trova anche un libro firme, c'è un caminetto e diversi attrezzi di utilità, e un soppalco in legno accessibile per uno stretto spazio con una scala, dove dormire.
Interno del bivacco dei Loff.
Bivacco dei Loff

Crodon del Gevero

Dal bivacco si torna indietro di qualche metro e si va a percorrere il meraviglioso sentiero su prato che porta fino alla sella tra cima Vallon Scuro e il Crodon del Gevero, e da lì alla cima di quest'ultimo.
Il sentiero dal bivacco dei Loff verso il prato.
Sentiero dal bivacco dei Loff
Tenendo conto che le parenti del Crodon del Gevero sono pressoché verticali appena fuori della traccia di sentiero, ci si può spingere fino a raggiungere con cautela una statuetta della Madonna incastonata in un residuato bellico.
Il Crodon del Gevero visto dal sentiero che sale dai Loff.
Crodon del Gevero

Casera Vallon Scuro

Il sentiero verso il bivacco o casera Vallon Scuro non è inizialmente evidente, ma basta rimanere sul prato e seguire il margine della vegetazione, passando a nord di cima Vallon Scuro. Quando la traccia di sentiero si unisce ad altre diventa più evidente e con una breve discesa si arriva alla casera Vallon Scuro, una costruzione con una tettoia esterna e un interno a due piani collegati da una scala.
Casera Vallon Scuro.
Casera Vallon Scuro

Casera Costacurta

Con un sentiero nel bosco si torna nuovamente in zona Loff e si prosegue verso casera Costacurta, una piccola costruzione composta da due ambienti, scollegati tra loro: una stanza con tavolo al piano terra e un piccolissimo ricovero al piano superiore.
Il Crodon del Gevero visto andando verso casera Costacurta.
Crodon del Gevero
Casera Costacurta e panorama sulla Valbelluna.
Casera Costacurta
Dopo la casera si segue per un tratto un sentiero ben tracciato fino a un tornante, dove lo si abbandona per prendere un altro sentiero, meno evidente. Occorre stare attenti alle foglie scivolose in inverno e probabilmente a non perdere la traccia in estate se si invade di erbe, ma chi sale per il Pissol non dovrebbe avere problemi a seguire anche questo sentiero, con l'aiuto di una app con utilizzo del GPS per cellulari e un po' di attenzione.

Sentiero Malvidai

Così facendo, mentre si intravede il passo San Boldo sulla sinistra tra la vegetazione, si arriva ad un incrocio di sentieri, dove si prosegue per quello della Scaletta. In questa parte non presenta difficoltà e basta stare attenti scendendo sui tanti tornantini, fino all'inizio del sentiero Malvidai, indicato con un cartello in legno.
Il sentiero della Scaletta, nella sua parte in alto.
Sentiero della Scaletta
Inizio del sentiero Malvidai dal sentiero della Scaletta.
Sentiero Malvidai
Questo sentiero è un po' esposto, ma meno rispetto ad altri presenti su questo versante. Occorre affrontare ancora qualche salitina ma in generale ora si tratta solo di scendere. Il sentiero termina su un'ampia strada sterrata, della quale si fa un tornante e poi bisogna controllare in basso, sulla destra, l'inizio poco evidente di una traccia (notare un bollo rosso su un albero vicino a un cartello di divieto di caccia o simile).
Inizio poco evidente dell'ultimo tratto di discesa.
Sentiero
Ora la discesa è facile e conduce fino al sentiero della via dell'acqua, alla strada asfaltata e quindi al parcheggio.
Scarica traccia GPX

Non perderti! Scarica la traccia in formato .gpx e utilizzala durante l'escursione con una delle tante app disponibili per cellulare.

La traccia è stata realizzata con Komoot e segue il percorso originale.

Komoot fa i suoi conti su distanza e dislivello, quindi i valori qui sotto possono differire da quelli riportati nel resto della pagina. Il tempo in Komoot è calcolato impostando il livello "molto allenato", che corrisponde a tenere un buon passo, senza considerare eventuali pause che vanno quindi aggiunte al tempo totale.